Stefano Fontana
Io ricorderò l’amico Carlo innanzitutto come un uomo di grande sensibilità, sensibile alle belle luci della vita allo stesso modo delle pellicole e dei pixel che lui usava con bravura. Vorrei se possibile rendere ancor meglio il suo carattere:
non è stato solo un uomo di grande sensibilità, ma è stato un uomo che soprattutto si lasciava impressionare, come una pellicola, dalla bellezza. Una bellezza che lui
sapeva individuare e riprendere con maestria in modo da renderla più chiara, più eloquente, innegabile, come distillandola con la sua perizia
nell’inquadrare e col suo gioco di tempo e diaframma.